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Protesti
La Camera di Commercio cura la tenuta del Registro informatico dei protesti (Registro protesti) per la provincia di Ascoli Piceno.
Si tratta di una banca dati nazionale nella quale sono inseriti tutti i nominativi dei soggetti che hanno subìto una levata di protesto per non aver pagato un vaglia cambiario (pagherò), una tratta accettata (cambiale), un assegno bancario o postale
La Camera di Commercio:
- inserisce mensilmente nel Registro protesti tutti i protesti levati nella provincia di Ascoli Piceno dagli Ufficiali Levatori, che trasmettono gli elenchi dei protesti alla Camera di Commercio il primo giorno di ogni mese;
- cancella su richiesta, e quando sussistono i presupposti previsti dalla legge, un nominativo dal Registro protesti;
- fornisce la consultazione pubblica del Registro protesti.
Cancellazione
Ai sensi della legge 18/8/2000 n. 235, la cancellazione dal Registro protesti può essere chiesta:
- dal debitore che entro 12 mesi dalla levata del protesto paga quanto dovuto. La cancellazione per avvenuto pagamento non può essere chiesta per i protesti riguardanti assegni bancari;
- da chi dimostra di essere stato protestato illegittimamente o erroneamente;
- dai pubblici ufficiali levatori e dagli istituti di credito quando hanno proceduto illegittimamente o erroneamente alla levata di un protesto;
- da chi è stato riabilitato dal Tribunale (per ottenere la riabilitazione occorre avere pagato tutti i titoli protestati e non aver subìto protesti nei dodici mesi successivi alla data dell'ultimo protesto levato).
La cancellazione può essere effettuata solo per i protesti levati nella provincia di Ascoli Piceno, per la cancellazione di protesti levati in altre province occorre rivolgersi alle rispettive Camere di Commercio.
Il debitore che ha pagato il titolo (non gli assegni bancari) dopo 12 mesi dalla levata del protesto può invece chiedere solo che sia annotato nel Registro protesti l'avvenuto pagamento (l'annotazione viene inserita nella visura protesti).
Cancellazione protesto per pagamento entro 12 mesi (solo per cambiali e pagherò) (il modello va presentato esclusivamente allo sportello camerale di Ascoli Piceno e non tramite posta)
E' necessario presentare una domanda in bollo all'ufficio protesti.
Va allegato:
- titolo originale quietanzato, che verrà poi restituito. In mancanza del titolo, si può presentare la dichiarazione di avvenuto protesto rilasciata dall'ufficiale levatore e l'attestazione di apertura di deposito vincolato una banca a favore del portatore del titolo.
Cancellazione protesto per erroneità o illegittimità (il modello va presentato esclusivamente allo sportello camerale di Ascoli Piceno e non tramite posta)
E' necessario presentare una domanda in bollo all'ufficio protesti.
Va allegato:
- eventuale documentazione che prova l'erroneità o l'illegittimità della levata.
Cancellazione protesto per riabilitazione (il modello va presentato esclusivamente allo sportello camerale di Ascoli Piceno e non tramite posta)
Prima di presentare la domanda di cancellazione alla Camera di Commercio è necessario ottenere la riabilitazione richiedendola al Presidente del Tribunale competente in materia.
E' poi necessario presentare una domanda in bollo all'ufficio protesti, allegando una copia conforme all'originale del provvedimento di riabilitazione.
Costo del servizio
Diritti di segreteria | |
---|---|
Cancellazione per pagamento entro 12 mesi |
8,00 Euro a protesto |
Cancellazione per illegittimità/erroneità |
8,00 Euro a protesto |
Cancellazione per riabilitazione |
8,00 Euro a protesto |
Visure protesti
Le visure protesti attestano l'esistenza o meno di protesti levati a carico di determinate persone ed imprese.
La ricerca viene effettuata a livello nazionale sul Registro informatico dei protesti e si riferisce agli ultimi cinque anni, in quanto le notizie contenute nel Registro sono conservate per cinque anni dalla data di iscrizione nello stesso ovvero fino alla data di cancellazione.
Dove
E' possibile effettuare le visure, in tempo reale, presso l'Ufficio Protesti della sede e attraverso il servizio on-line Telemaco Pay.
Costo
Diritti di segreteria per rilascio visura 2,00 Euro
Assegni postali
Il Decreto del Presidente della Repubblica 298/2002, entrato in vigore il 3 febbraio 2003, ha esteso agli assegno postali ordinari le disposizioni che riguardano gli assegni bancari.
Pertanto, a partire da tale data, anche l'assegno postale ordinario è protestabile.
La levata del protesto può avvenire anche attraverso le Stanze di Compensazione della Banca d'Italia di Roma e Milano.
Per la cancellazione si deve seguire lo stesso iter degli assegni bancari, tenendo conto però che la domanda di cancellazione per erroneità o illegittimità della levata del protesto o per riabilitazione, come pure il ricorso d'urgenza (articolo 700 codice procedura civile) devono essere presentati alla Camera di Commercio che ha pubblicato gli elenchi.
Importante
La legge 12 dicembre 2002 n. 273, entrata in vigore il 29 dicembre 2002, prevede altre modifiche sostanziali alle norme sulle cambiali e sui vaglia cambiari, disponendo espressamente che sugli stessi, oltre al nome dell'emittente e del trattario, devono essere indicati il luogo e la data di nascita, ovvero il codice fiscale, dei medesimi.
Le indicazioni delle generalità del trattario/emittente sono da considerarsi elementi essenziali, in mancanza dei quali il titolo non è protestabile.
Modulistica
Modello cancellazione e riabilitazione (PDF 202 kb)
Modello cancellazione per illegittimità/erroneità (PDF 148 kb)
Fac simile attestazione di costituzione del deposito vincolato per pagamento di cambiali e/o tratte accettate (word 21 Kb)
Servizio informativo
Ufficio Protesti
tel. 0736 279238
e-mail: protesti@ap.camcom.it
Data di redazione: 23/7/2019